Anniversario strage Capaci: 25 anni fa moriva il giudice Giovanni Falcone. Spazzata via dall’esplosivo la vita anche della moglie e dei tre uomini della scorta
Erano le 17.56 minuti, quando, trascorsi i 32 secondi che avrebbero diviso il 52esimo dal 53esimo minuto di quel giorno, un’automobile veniva interamente spazzata via da un’esplosione: succedeva esattamente 25 anni fa, sabato 23 maggio 1992, e quell’automobile, ridotta in un brandello di fumo e lamiere, non era una vettura qualsiasi. Era l’automobile che trasportava il giudice Giovanni Falcone, noto per essere stato uno degli uomini che, più di molti altri, sono riusciti a sconfiggere senza paura e senza esitazione parte di quella società malata, parte di quella mafia che oggi fa ancora paura.
La mafia che ha sconfitto Giovanni Falcone non ha avuto pietà né per lui, né per la sua famiglia: ben 572 chili di esplosivo, all’altezza dello svincolo autostradale di Capaci – l’automobile viaggiava, insieme ad altre due auto, verso la città di Palermo dall’aeroporto di Punta Raisi – hanno distrutto diverse vite. Quella di Giovanni Falcone, che si era messo alla guida dell’auto, proprio quel giorno, e quella della moglie Francesca e dei tre uomini della scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro, e Rocco Dicillo.
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