Come vola la mongolfiera?

Avete mai guardato una mongolfiera che vola nel cielo e vi siete chiesti: “Ma come fa quella cosa a stare lassù?”. Beh, non chiedetevelo più: nelle prossime righe cercheremo di spiegarlo con facilità…

L’anatomia di una mongolfiera

Una mongolfiera è composta da tre parti principali: l’involucro, il cesto e il bruciatore.

L’involucro è la parte della mongolfiera che contiene l’aria calda. Di solito è realizzato in nylon o in un altro materiale leggero. L’involucro è tipicamente rotondo, ma può avere qualsiasi forma.

Il cesto è il luogo in cui viaggiano i passeggeri. È sospeso sotto l’involucro da una serie di corde o cavi. Il cesto è solitamente realizzato in vimini o in un altro materiale simile.

Il bruciatore è ciò che riscalda l’aria all’interno dell’involucro. Il bruciatore della mongolfiera utilizza il propano per riscaldare l’aria. Il bruciatore si trova nel cesto e ha un ugello che punta verso l’alto nell’involucro.

Come funzionano le mongolfiere

Come suggerisce il nome, le mongolfiere si affidano all’aria calda per restare a galla. L’aria calda è generata da un bruciatore, solitamente alimentato a propano. Il calore del bruciatore riempie la mongolfiera, facendola salire in aria.

Il pallone stesso è fatto di un tessuto leggero, come il nylon, che viene sostenuto da una rete di corde nota come struttura portante o cesto. Il cestello è attaccato al fondo del pallone e contiene il bruciatore. Quando il pallone sale, il cestello è appeso sotto di esso.

Quando si desidera scendere, è sufficiente aprire una valvola per rilasciare parte dell’aria calda. Quando il pallone si raffredda, inizia a scendere. Per sterzare a destra o a sinistra, si può spostare il bruciatore per creare più calore da un lato rispetto all’altro.

La storia delle mongolfiere

La prima mongolfiera fu inventata nel 1783 dai fratelli Montgolfier, che usarono il fuoco per riscaldare l’aria all’interno di un sacchetto di carta, che fece salire il sacchetto in aria. I fratelli decisero quindi di mettere una persona all’interno della mongolfiera per verificare se fosse sicura. Il risultato fu positivo e così nacque la mongolfiera!

In origine le mongolfiere erano utilizzate per l’intrattenimento e per attirare l’attenzione della gente (spesso venivano usate per pubblicizzare prodotti). Tuttavia, presto trovarono altri usi, come la guerra e il trasporto. Durante la guerra civile americana, le mongolfiere furono utilizzate per spiare le truppe nemiche. Nel 1873, un italiano di nome Giovanni Vincenzo Caproni realizzò il primo aeroplano al mondo in grado di trasportare persone, basando il suo progetto sulla mongolfiera.

Le mongolfiere hanno continuato a essere popolari per tutto il XX secolo e lo sono ancora oggi. Si vedono spesso in occasione di fiere e festival e vengono utilizzate anche per voli panoramici e occasioni speciali come i matrimoni.

Come diventare pilota di mongolfiera

Per diventare pilota di mongolfiera è necessario completare i seguenti passaggi:

1. Innanzitutto, i potenziali piloti devono frequentare un corso di formazione sulle mongolfiere per ottenere la certificazione.
2. Dopo aver ricevuto la certificazione, i piloti devono registrare un minimo di ore di volo richieste per poter ottenere la licenza di volo in mongolfiera. Oltre al requisito del tempo di volo, i piloti devono anche superare un esame.
3. Al termine dell’esame, i piloti riceveranno una licenza di allievo pilota che consente loro di volare in mongolfiera con un istruttore.
4. Una volta che il pilota ha accumulato le ore di volo richieste e ha completato i voli da solista, può sostenere l’esame pratico amministrato dalla FAA per ottenere la licenza di volo in mongolfiera.