Condizioni lavorative, ecco la ragione per cui molti lasciano il proprio posto

Piante in ufficio alleviano lo stress

Piante in ufficio alleviano lo stress Che si tratti di un capo cattivo o di colleghi spietati, una cultura del lavoro tossica è il motivo principale per cui le persone lasciano il lavoro, ma i segnali di tossicità non sono tutti evidenti.

Il più grande segnale di allarme di un ambiente di lavoro tossico è in realtà uno stile di leadership comune: il 73% dei lavoratori considera il micromanagement come il segnale numero 1 da tenere d’occhio e il 46% lo identifica come una ragione per cui si licenzierebbe, secondo un nuovo sondaggio di Monster su oltre 6.000 lavoratori.

Ricordiamo che il micromanagement spesso deriva dalla mancanza di fiducia del capo nei confronti dei propri dipendenti, spiega Monster, e che i problemi di fiducia tra dipendenti e manager “sono solo peggiorati” con la diffusione del lavoro remoto e ibrido, aggiunge. Le ricerche suggeriscono che i manager non sempre si fidano della produttività dei dipendenti quando lavorano da remoto.

Ma il micromanagement può verificarsi in tutti i tipi di situazioni lavorative. Ecco 3 segnali di un micromanager e come affrontarli.

Come riconoscere un micromanager

Per riconoscere un micromanager basta porsi una semplice domanda: “Il mio capo controlla costantemente me e il mio lavoro?”. Se la risposta è sì, è probabile che si tratti di un micromanager.

Strategie per sopravvivere a un capo prepotente

Affrontare un micromanager – o cercare di cambiare il suo comportamento – può diventare complicato  se non si ha tatto nell’approccio, avverte Salemi. Invece di richiamare il vostro capo per il suo cattivo comportamento, chiedete al vostro supervisore se potete trovare un compromesso. Ad esempio, se il vostro manager pretende di avere una copia di tutte le e-mail inviate a un cliente e che voi inviate ogni giorno le relazioni sullo stato di avanzamento di un progetto, potete dire che questo creerebbe ulteriore lavoro e significherebbe passare più tempo lontano dal progetto, proponendo magari un compromesso.

Se non vi sentite a vostro agio a parlare direttamente con il vostro capo del suo stile di gestione, si può comunque organizzare un incontro con un contatto fidato del dipartimento delle risorse umane della vostra azienda.

Comunicare sempre di più

Un’altra strategia è quella di comunicare sempre di più con un micromanager finché non si fiderà di più di voi e vi darà più spazio per lavorare. Dite loro cosa state facendo in continuazione, eliminate ogni possibile sorpresa e cercate di non sbagliare.

In ogni caso, c’è un aspetto positivo nel sopravvivere a un micromanager: vi renderà un capo migliore, perché saprete cosa significa avere a che fare con un cattivo manager al lavoro

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