Il cuore dei maiali “funziona” nel corpo dei babbuini

Un nuovo dossier ci spiega come i cuori di maiale, geneticamente modificati, e trapiantati in babbuini, possano sostenere la vita di questi animali beneficiari fino a 195 giorni. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature mercoledì scorso, porta gli scienziati a compiere un piccolo passo in avanti verso la possibilità di utilizzare organi di animali donatori per pazienti umani che necessitano di un trapianto di cuore.

I ricercatori rammentano come un trapianto di cuore comporta la rimozione di un cuore danneggiato o malato e la sua sostituzione con uno sano da un donatore deceduto. La procedura è l’unica opzione per le persone con insufficienza cardiaca, se tutti gli altri trattamenti, come i farmaci o i dispositivi, hanno fallito il loro obiettivo di garantire una nuova efficienza nei pazienti.

Tuttavia, quando l’approvvigionamento di organi di donatori umani è inferiore al fabbisogno clinico di organi, i pazienti sono spesso lasciati in attesa. Una coda che spesso, purtroppo, ha esiti fatali.

Sia sufficiente rammentare come nell’agosto 2017, ovvero secondo i dati più recenti disponibili, c’erano più di 114.000 uomini, donne e bambini bisognosi di organi da donatore nella lista d’attesa dei trapianti negli soli Stati Uniti, e 20 persone purtroppo muoiono ogni giorno in attesa di un trapianto, secondo le informazioni del governo degli Stati Uniti sulla donazione e il trapianto di organi.

I tessuti animali donatori sono stati usati per costruire valvole cardiache quando la valvola di un essere umano deve essere sostituita. Ora, sembra aprirsi un nuovo scenario ancora più positivo, che aspettiamo di poter apprezzare in pieno nei prossimi anni.

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