Il decesso: tra burocrazia e scelte personali

pexels-pavel-danilyuk-7317666-forzedelsud

Il funerale e il lutto sono da annoverare tra i momenti più tristi e dolorosi dell’esperienza umana. Staccarsi e salutare definitivamente un proprio caro, il proprio compagno di vita o un amico causa inesorabilmente sconforto e dolore difficili da sopportare.

Eppure, non si può evitare di vivere questa situazione. È capitato, almeno una volta nella vita, di dover affrontare la scomparsa di una persona cara e di scegliere l’agenzia funebre a cui affidare l’organizzazione del funerale.

Nel nostro Paese sono numerose le onoranze funebri che con professionalità e competenza supportano e gestiscono questo evento così doloroso quanto delicato. Qui è possibile trovare delle informazioni circa i costi legati a un funerale, così come altre numerose informazioni e il supporto di professionisti del settore.

Dove è avvenuto il decesso?

Tra i primissimi aspetti da considerare è quello legato al luogo del decesso. La motivazione è legata agli adempimenti burocratici che cambiano a seconda che il fatto sia avvenuto in casa o altrove.

Nel caso in cui il decesso sia avvenuto in casa, sarà indispensabile agire molto velocemente per poter garantire la migliore conservazione della salma e per adempiere agli obblighi burocratici. In primis, sarà opportuno informare del decesso il medico curante che, tempestivamente, dovrà constatare la veridicità della comunicazione e dovrà redigere una relazione che sarà, entro poche ore, consegnata presso l’ufficio Anagrafe comunale.

Se il decesso è avvenuto in una casa di riposo, in ospedale o in una casa di cura, la certificazione sarà compilata direttamente dalla Direzione Sanitaria dell’ente. Generalmente queste strutture dispongono di ambienti idonei ove conservare la salma, ma resta a carico della famiglia la denuncia di morte e l’organizzazione del funerale.

Se, invece, il decesso è avvenuto per cause accidentali in un luogo pubblico la salma dovrà essere trasferita all’obitorio. In questo caso, se il medico certificherà le cause naturali del decesso non sarà necessario effettuare l’esame autoptico.

Se la morte avviene all’estero, i familiari della vittima dovranno comunicarlo all’Ambasciata italiana. Sarà, infatti, necessario il nullaosta per il rimpatrio della salma.

A cosa serve l’autorizzazione al seppellimento?

L’autorizzazione al seppellimento, rilasciata dal preposto ufficio comunale, avviene dopo che siano trascorse almeno 24 ore dal decesso. Come scritto poche righe più su, è indispensabile che il funzionario pubblico abbia ricevuto la relazione da parte del medico curante del deceduto.

Si parla di sepoltura privilegiata quando si suole intendere che la stessa avviene in un luogo diverso dal cimitero. Ciò è possibile soltanto in caso di speciali onoranze e gli aspetti burocratici in questo caso sono davvero notevoli.

Per quanto concerne, invece, la cremazione può essere richiesta espressamente dal defunto tramite disposizione testamentaria o attraverso l’iscrizione a precise associazioni.

La cremazione dovrà essere eseguita da personale autorizzato che dovrà inserire la bara all’interno del forno crematorio. Le ceneri, quindi, dovranno essere raccolte in un’apposita urna.

Con il testamento, il defunto potrà disporre la dispersione delle ceneri, purché avvenga in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in spazi verdi e in aree private all’aperto previo consenso del proprietario.

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi