
Malati terminali raggirati: la truffa aggravata che pesa sul primario dell’Istituto Tumori Fondazione “Pascale” di Napoli
Molto spesso la malattia rappresenta non solo qualcosa di grave per la salute di chi ne è affetto, ma anche dal punto di vista psicologico e umano. Accade sempre più spesso, infatti, che molte persone affette da patologie gravi e praticamente in fin di vita – i cosiddetti “malati terminali” – non riescano ad affrontare in maniera sistematica o comunque con coraggio qualcosa che, in effetti, è davvero sconcertante ed impossibile da accettare, come la morte imminente.
Qualcosa di irreparabile, che spesso spinge il malato stesso ed i suoi prossimi parenti a ricercare da qualche altra parte, in qualcun altro, la possibilità di salvezza, spesso aggrappandosi a speranze illusorie nella disperata possibilità di trovare la loro forza di vita. Ed è forse anche quello che è accaduto, in questi ultimi giorni, a chi ha deciso di rivolgersi in ultima speranza ad un primario, Francesco Izzo, dell’Istituto Tumori Fondazione “Pascale” di Napoli, per il quale sono state emesse misure di arresti domiciliari.
L’accusa, per lui e per altre persone indagate, è di lucro sui malati terminali: secondo le informazioni, infatti, sembra che l’uomo abbia utilizzato una ditta privata per la fornitura di strumento e materiali oncologici, ricavandone un ottimo guadagno. Il tutto nella più totale inconsapevolezza dei malati terminali, che venivano continuamente raggirati dal primario e dalla moglie compiacente.
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