‘Ndrangheta: il boss della mafia calabrese Rocco Papalia era sottoposto alla libertà vigilata ma si trattava comunque di un provvedimento troppo poco restrittivo per la Procura della Repubblica che ha deciso in maniera diversa. Ecco, quindi, quali sono le ultime novità in merito e qual è stata la decisione sulla vicenda
La Procura della Repubblica attraverso il Pubblico Ministero Adriana Blasco, aveva ritenuto necessario che venisse applicata una misura cautelare più restrittiva rispetto a quella della libertà vigilata, anche perché il detentore della misura era sempre un boss della pericolosissima ‘Ndrangheta calabrese che aveva tra l’altro violato delle prescrizioni della precedente misura.
La prima prescrizione che Rocco Papalia avrebbe violato sarebbe stata quella della guida, in quanto era stato beccato alla guida di un’auto, invece un’altra volta lo stesso boss sarebbe andato su tutte le furie inveendo contro i giornalisti davanti alla villa che per una parte risulta sequestrata.
Il tribunale di sorveglianza ha quindi deciso di eseguire il provvedimento trasferendo il boss Rocco Papalia in casa lavoro che si trova all’interno di una struttura interna di un penitenziario.
Gli avvocati del boss della mafia calabrese interverranno, rappresentando il proprio assistito e la sua famiglia avendo intenzione di presentare ricorso sul nuovo provvedimento restrittivo.
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