Origini autopsia: oggi è esame molto in uso, ma venne inventato 2.500 anni fa dai Greci, che lo usavano però sporadicamente
L’esame autoptico è un esame molto importante e largamente utilizzato nell’epoca moderna: questo esame, che viene eseguito post mortem, e quindi sul cadavere della persona deceduta, da parte di un medico legale o di uno specializzato medico anatomopatologo, serve per definire le condizioni della morte e quindi non solo le cause, ma anche l’ora effettiva del decesso.
Ma da chi fu inventata l’autopsia e quali sono le effettive origini storiche di questo esame sul corpo del deceduto?
Al giorno d’oggi, essa è un esame molto importante e diffuso. Ne parlano spesso i telegiornali – è recente il caso dell’autopsia per definire le cause della morte del noto calciatore della Fiorentina, Davide Astori – ed anche i film. Tuttavia, questo test viene eseguito – seppur con varie differenze – circa 2.500 anni fa: venne inventato dai Greci, anche se i primi test autoptici sul corpo non venivano eseguiti in maniera così frequente come avviene oggi. Sappiamo, infatti, che il test prevede anche la dissezione e quindi la necessità anche di aprire il corpo: e ciò non era possibile, così facilmente, nella Grecia antica, a causa dei dettami molto rigidi delle religioni.
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