Sterilizzazione con i raggi UV

Le procedure di controllo delle infezioni comprendono tipicamente la disinfezione e la sterilizzazione delle vie di trasmissione degli agenti patogeni. Queste misure uccidono i microrganismi presenti, rendendo l’ambiente più pulito e sicuro per le persone. Nonostante esistano molti modi per disinfettare un ambiente, la sterilizzazione con luce ultravioletta (UV) viene utilizzata da oltre un secolo.

Storia della sterilizzazione UV

L’uso della luce UV come metodo per sterilizzare le aree e ridurre la trasmissione di agenti patogeni è stato proposto per la prima volta nel 1878 da Arthur Downes e Thomas P. Blunt. Solo nel 1910 la luce UV fu utilizzata per sterilizzare l’acqua potabile in un impianto prototipo a Marsiglia, in Francia, come agente disinfettante.

La Svizzera e l’Austria hanno iniziato a utilizzare il trattamento UV dell’acqua negli anni Cinquanta. Nel 1985, in Europa c’erano 1.500 impianti di trattamento UV dell’acqua. Nel 2001, gli impianti di trattamento UV dell’acqua erano 6.000. Con la crescente diffusione della luce UV per la disinfezione, anche i sistemi di irradiazione germicida ultravioletta (UVGI) sono diventati più economici.

Come funziona la sterilizzazione UV

La luce UV è una radiazione elettromagnetica con una lunghezza d’onda superiore a quella dei raggi X ma inferiore a quella della luce visibile. L’UV-C è una luce UV a breve lunghezza d’onda che viene spesso definita luce UV “germicida”.

Gli acidi nucleici dei microbi vengono distrutti a lunghezze d’onda comprese tra i 200 e i 300 nanometri (nm), ovvero dove agisce la luce UV-C. Assorbendo la luce UV-C, gli acidi nucleici producono dimeri di pirimidina che interferiscono con la replicazione o l’espressione delle proteine necessarie. Nei batteri questo provoca la morte cellulare, mentre nei virus ne provoca l’inattivazione.

Vantaggi e svantaggi

I processi di sterilizzazione a raggi UV presentano diversi vantaggi e svantaggi. Nel caso della sterilizzazione dell’acqua, i raggi UV forniscono una disinfezione superiore senza cloro; tuttavia, l’acqua trattata con raggi UV è soggetta a reinfezione. La luce UV solleva anche una serie di problemi di sicurezza, in quanto è dannosa per la maggior parte degli organismi viventi e può provocare scottature e tumori. Un altro problema di sicurezza è rappresentato dai danni alla vista.

I microrganismi come spore fungine, micobatteri e altri organismi ambientali sono più resistenti ai sistemi UVGI rispetto a batteri e virus. Tuttavia, i sistemi UVGI generano una quantità di luce UV sufficiente a eliminare i componenti fungini dagli apparecchi di climatizzazione. Da tempo immemorabile, è stato stabilito che la luce UV è uno strumento efficace per combattere la tubercolosi; la sua applicazione si è recentemente estesa alla prevenzione dei focolai ospedalieri di batteri resistenti ai farmaci, come l’MRSA.

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