Le credenze sui pipistrelli rossastri

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La nottola comune, o pipistrello rossastro, è una specie di chirotteri presente in buona parte dell’Asia e in tutta Europa, Italia compresa, escluse le isole. Si tratta di una specie di pipistrello di dimensioni medie, la cui popolazione è decisamente molto ampia, anche nel nostro Paese. Pur vivendo senza problemi in natura, soprattutto in boschi di conifere o latifoglie, non è difficile trovarne in grande quantità anche nei pressi delle comunità umane. Sul conto dei pipistrelli rossastri, in realtà un po’ di tutti i chirotteri, sono nate leggende di vario genere, tra le quali le più diffuse sono quelle che riguardano le loro abitudini alimentari.

Cosa mangiano i pipistrelli rossastri

In generale i pipistrelli presenti nel continente europeo hanno dimensioni medio piccole e non sono per nulla dannosi per l’uomo. Anzi, cibandosi di varie specie di insetti, tra cui anche zanzare, cavallette, falene e coleotteri, collaborano al contenimento delle popolazioni di insetti dannosi per l’agricoltura e per l’uomo. In Italia vivono quasi esclusivamente pipistrelli della famiglia dei Vespertilionidi, ossia chirotteri dalla vita notturna, che trascorrono la gran parte della giornata nascosti al buio, per poi uscire a partire dal tramonto, o prima dell’alba per cacciare le loro prede. Proprio questo comportamento ha causato buona parte delle credenze: sin dall’antichità questi animali sono stati correlati alla notte, quindi al regno dei morti e degli spiriti.

I pipistrelli e il sangue

Ben nota a tutti la leggenda che considera i pipistrelli come amici dei vampiri, se non addirittura una delle forme fisiche di questo tipo di esseri. Nell’immaginario collettivo Dracula si trasforma senza problemi in un piccolo pipistrello rossastro. Si tratta di credenze che si basano su antiche leggende, ma che non hanno alcuna attinenza con la realtà. Per altro come abbiamo visto nessun vespertilionide si nutre di sangue, mentre lo fanno alcuni pipistrelli diurni, che vivono in Asia, in Africa e nel continente americano e appartengono alla sottofamiglia delle desmodontinae. Tutti gli altri pipistrelli si nutrono di insetti, piccoli pesci, frutta, nettare, piccoli animali, tendendo a scegliere uno specifico tipo di alimentazione a seconda della specie o della famiglia. In linea generale tendono comunque ad adattarsi molto bene all’habitat in cui si sviluppano, consumando il cibo più facile da reperire.

I mammiferi volanti: abitudini bizzarre

I pipistrelli fanno da sempre parte delle leggende e delle credenze popolari anche grazie al fatto che si muovo al buio e che sono in grado di volare. Si tratta degli unici mammiferi che hanno sviluppato questo tipo di abilità. Per altro essendo animali notturni nel corso del giorno si nascondono alla luce, soprattutto in antri, caverne, vecchie abitazioni abbandonate. Lo fanno in grandi popolazioni, in alcuni casi anche più di 1.000 esemplari. La possibilità che in una grotta si celino centinaia di pipistrelli, che escono in grandi stormi all’arrivo del crepuscolo ha di certo alimentato moltissime credenze popolari che correlano questi animali alla morte, agli spiriti e così via.

Com’è fatto un pipistrello rossastro

Le nottole comuni fanno parte della specie Nyctalus nocturna; sono piccoli mammiferi volanti con un’apertura alare che in genere non supera i 20 cm. Il corpo è piccolo e relativamente tozzo, con una lunghezza che non supera gli 8-9 cm; rispetto ad altri pipistrelli diffusi in Italia tendono ad essere leggermente più grandi, di circa il 25/30%. Le ali sono di colore scuro, quasi nero, mentre il corpo è ricoperto di una peluria fulva, a cui l’animale deve il suo nome comunemente utilizzato per designarlo. Come abbiamo detto ama il buio e va in letargo per tutto il periodo invernale, da novembre fino a marzo-aprile, pur attivandosi una volta ogni 3-4 settimane per spostarsi o per una singola e rapida caccia.

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