Le vendite di auto in Cina sono calate del 14 per cento nel corso del mese di novembre, rispetto a quanto non fu rilevato nel corso dello stesso mese nel 2017, stando a quanto forniscono i dati ufficiali dell’Associazione cinese dei costruttori di automobili.
In particolare, il dossier sostiene che il nuovo passo indietro su base annua stia favorendo una tendenza al ribasso che è iniziata nel mese di luglio, ma che rappresenta comunque il più grande declino finora quest’anno.
“Questa è la prima recessione sostenuta“, ha detto Michael Dunne, CEO di ZoZoGo, un’azienda che fornisce consulenza alle case automobilistiche interessate a fare affari in Cina. “Dovremmo tornare alla crisi finanziaria asiatica del 1998-1999 per trovare l’ultima volta che la Cina ha avuto vendite piatte o in ribasso per quattro mesi o più di fila”.
Un rallentamento dell’economia, un giro di vite su alcuni tipi di prestiti per auto e una guerra commerciale ancora intesa con gli Stati Uniti sono stati fattori che hanno contribuito al rallentamento, ha detto Dunne.
È anche vero che non tutto il dossier sembra essere tinto di colori scuri. Di fatti, tra i dati è pur possibile individuare alcuni punti luminosi. Ad esempio, le vendite di camion pesanti sono aumentate lo scorso mese, per un dato ritenuto “sorprendente” agli occhi dell’analista di Piper Jaffray Alexander Potter, che in una nota pubblicata martedì scorso ha affermato come lo sviluppo sia giunto soprattutto da un salto nella vendita dei semi-rimorchi, che ha superato per la prima volta gli altri settori.
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