Cos’è autopsia: l’esame che viene eseguito post mortem sul corpo di una persona deceduta per cause violente o inspiegabili
Il caso della morte di Davide Astori ha reso necessaria la sottoposizione del corpo senza vita del calciatore ad autopsia: al momento, le uniche novità certe che si hanno in merito alla morte del giocatore della Fiorentina sono quelle relative ad un problema cardiaco chiamato bradiaritmia, che si ha quando il cuore rallenta per motivi inspiegabili, fino a smettere di battere. Da lì appunto, la morte.
Ma per definire le cause del decesso di una persona, come abbiamo visto, è necessario che sul cadavere venga svolto un esame, o meglio vengano svolti una serie di esami, che prendono il nome di autopsia: cos’è, quindi, un esame autoptico?
Si tratta di un test che viene svolto sul corpo privo di vita da un anatomopatologo o da un medico legale. Esso viene quindi eseguito post mortem, allo scopo di definire nella maniera più dettagliata possibile le cause e l’ora del decesso di una persona, quando ciò è accaduto in circostanze particolari.
L’esame autoptico, quindi, si svolge sul corpo del deceduto, nelle condizioni seguenti: se il decesso è avvenuto in modo violento o per cause apparentemente inspiegabili, in assenza di testimoni e per l’esigenza che, da parte del medico, vi siano degli specifici riscontri diagnostici.
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