Barclays ha annunciato di aver conseguito un utile netto di 695 milioni di sterline (765,64 milioni di dollari) per la prima metà del 2020, aumentando al contempo le sue riserve relative ai coronavirus. La banca britannica ha infatti dichiarato di aver aggiunto altri 1,6 miliardi di sterline alle sue svalutazioni creditizie nel secondo trimestre, portando il livello totale a 3,7 miliardi di sterline alla fine del primo semestre.
L’amministratore delegato Jes Staley ha dichiarato alla CNBC che il livello totale di queste riserve per perdite su crediti è stato raggiunto sulla base di “ipotesi economiche molto prudenti per il futuro”. “In questo momento il modo in cui vediamo funzionare le economie è in realtà leggermente migliore delle ipotesi che abbiamo inserito nei nostri modelli“, ha detto Staley a CNBC.
Per quanto concerne alcuni dei principali indicatori di periodo, il CET 1 ratio è cresciuto al 14,2%, dal 13,1% alla fine del primo trimestre, mentre le entrate hanno raggiunto gli 11,6 miliardi di sterline, contro i 10,7 miliardi di sterline di un anno fa. La banca ha dichiarato che deciderà i dividendi futuri e la sua politica di rendimento del capitale alla fine dell’anno fiscale. Il titolo è sceso di circa il 37% dall’inizio dell’anno.
Nonostante l’incertezza portata dalla pandemia, Barclays ha comunque affermato di aver individuato dei numeri piuttosto “incoraggianti” nelle richieste di mutui. Staley ha anche detto che nelle ultime due settimane ci sono state più domande di mutuo nel Regno Unito rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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